Formazione, Lavoro

Scenari dal mondo del lavoro e della formazione 

18.11.2021

Segnaliamo l’articolo del Fatto Quotidiano “Centri per l’impiego fermi, ma male pure le osannate interinali”. Un approfondimento che prende spunto dal dibattito in corso sulle politiche attive successivamente all’avvio di GOL e del rinnovo del RDC. La percentuale dei contratti transitati dai centri per l’impiego è ferma al 4,5 nel periodo 1967-2011. E  le agenzie private, nate negli Anni 90, hanno una performance di poco migliore. L’Istat ha fornito dati simili per il 2020: i centri per l’impiego hanno mediato per l’1,4%, le agenzie il 5%.

Del mismatch tra domanda e offerta, parla invece il Sole 24 Ore “ Edilizia e industria, nuovo picco dei dati sui lavoratori mancanti”. I dati dell’Istat per il terzo trimestre sottolineano l’aumento nell’industria del tasso dei posti vacanti.  La ripresa così rischia di essere non strutturale. E a questo aspetto si ricollega anche l’altra notizia (data sia dalla Stampa, sia dal Messaggero, sia dal Fatto Quotidiano e infine dall’Avvenire): l’aumento dei contratti part time e a termine. Tipologia più utilizzata per far lavorare le donne, (42% è la quota delle lavoratrici precarie), ma anche i giovani al sud. Nei primi sei mesi del 2021 sono stati infatti 3,3 milioni i contratti totali attivati, di cui uno su tre è stato, appunto, part time.

Sempre sul tema occupazione, l’azienda Italo introduce nuove rotte e prevede 130 nuove assunzioni (Il Sole 24 ore).