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Nel Canavese avviati quattro tirocini e un’assunzione: successo per la prima edizione di “FIS-Formazione in situazione”
24.7.2024
Il percorso sperimentale è stato realizzato dal CIAC in collaborazione con il CIS e il Centro per l’impiego di Ciriè
Si è appena conclusa positivamente la prima edizione del percorso sperimentale FIS – Formazione in situazione organizzato dal CIAC (Consorzio interaziendale canavesano per la formazione professionale) di Ciriè, in stretta collaborazione con Agenzia Piemonte Lavoro, tramite il Centro per l’impiego di Ciriè, CIS (Consorzio intercomunale servizi socioassistenziali) di Ciriè e le cooperative Dalla Stessa Parte, Stranaidea e Crisalide.
Dopo un breve periodo di formazione in aula per affrontare le tematiche relative alla sicurezza, il percorso, rivolto a persone con disabilità intellettiva, ha previsto la prosecuzione della formazione direttamente in azienda, per un totale di 300 ore.
Gli aspetti innovativi dell’iniziativa sono stati l’opportunità di imparare facendo, con l’inserimento delle persone in un vero processo produttivo, a contatto con colleghi e colleghe, responsabili di riferimento, personale delle cooperative e tutor dedicati all’inserimento in azienda e in affiancamento di ogni allievo – per un totale di 60 ore – anche nell’esecuzione della mansione assegnata.
Le cinque persone, individuate dal servizio del Collocamento mirato del Centro per l’impiego di Ciriè, di concerto con il SEO (Servizio educativo di orientamento) del CIS, hanno svolto la formazione all’interno di altrettante realtà del territorio: Sotras srl, Borgione Centro Didattico srl, Gli Aceri srl – Villa Lina, Filmar srl, asilo nido Didò srl.
Per chi ha partecipato l’esperienza si è conclusa con un’ottima ricaduta in termini di inserimento: sono stati attivati tre tirocini finanziati dal Fondo Regionale Disabili; un quarto partirà a settembre. Inoltre, grazie alle competenze acquisite con il FIS, è stata effettuata anche un’assunzione a tempo indeterminato, ai sensi della legge 68/1999, in un’azienda non sede del percorso di formazione.
Questa esperienza è la prova che il lavoro in rete favorisce positivi percorsi occupazionali, aspetto su cui il servizio Collocamento mirato del Centro per l’impiego di Ciriè investe particolarmente, in collaborazione con i soggetti presenti sul territorio. Il risultato positivo è frutto, infatti, dell’impegno di imprenditori sensibili, della disponibilità degli allievi e dell’attento monitoraggio svolto dai tutor.
L’attività di coordinamento e monitoraggio del Centro per l’impiego ha favorito la connessione tra la parte datoriale, l’agenzia formativa CIAC, il personale delle cooperative che ha svolto le attività di tutoraggio e quello del consorzio CIS, che conosceva i beneficiari poiché fruitori di progetti educativi e occupazionali all’interno del servizio SEO.
Assistere e rassicurare i datori di lavoro è una delle carte vincenti per abbattere la diffidenza e il timore che possono accompagnare l’inserimento di una persona con disabilità all’interno di un’azienda. Questo nuovo strumento di “Formazione in situazione” potrebbe facilitare l’ingresso in azienda delle persone con disabilità che presentano particolari difficoltà di inserimento lavorativo, dovute non solo alla disabilità da cui sono stati colpiti, ma anche dalla debolezza delle loro competenze o dall’età.
Dichiarazioni
«La disabilità non può mai essere un ostacolo per chi cerca un posto di lavoro. Iniziative come “FIS – Formazione in situazione” sono lodevoli, perché abbattono le barriere, garantiscono inclusione e pari opportunità occupazionali. E questo è importantissimo: sono convinta che la reale indipendenza possa essere raggiunta solo attraverso il lavoro; ben vengano quindi gli sforzi delle istituzioni, dei consorzi e delle cooperative per inserire le persone con disabilità all’interno di un vero e proprio processo produttivo. Abbiamo il dovere di non lasciare indietro nessuno ed ecco perché, come Regione, si è deciso di investire ancora di più sul Fondo Regionale Disabili», commenta Elena Chiorino, vicepresidente e assessore Istruzione, merito e diritto allo studio universitario, Lavoro, formazione professionale e welfare aziendale, Rapporti con le società a partecipazione regionale.
«La rete è la via maestra della collaborazione tra soggetti pubblici e privati e da tempo se ne parla come di una modalità di lavoro positiva e fruttuosa. Ma più eloquenti sono i risultati concreti, quali quello raggiunto con il progetto FIS, che ci incoraggia a continuare ad abbracciare la logica di rete, soprattutto per supportare l’inserimento lavorativo di persone fragili e con disabilità», aggiunge Federica Deyme, direttrice di Agenzia Piemonte Lavoro.
«Il buon risultato ottenuto è stato possibile grazie alla professionalità di tutti i soggetti coinvolti, alla scrupolosa individuazione degli allievi effettuata dal Centro per l’impiego e dal CIS, al tutoraggio che ha accompagnato tutta l’esperienza e che ha permesso agli allievi di avere un riferimento molto presente sia all’interno dell’azienda sia fuori dal lavoro, agli imprenditori che hanno accettato la scommessa e hanno creato le condizioni per accogliere gli allievi. Funzione altrettanto importante per la riuscita positiva si deve riconoscere anche al coordinamento generale che ha visto sempre tutti i soggetti prodigarsi per ottenere il miglior risultato possibile. Questi risultati sono la dimostrazione che il lavoro di rete e la fiducia reciproca portano sempre buoni frutti» dichiara Cristina Racca, direttrice del CIAC di Ciriè.
«Il successo di questo progetto è la riprova del fatto che Il lavoro di rete genera risultati e valore, perché le sinergie fra i principali attori coinvolti producono effetti migliori e di gran lunga più efficaci di quelli che sarebbero stati ottenuti dal singolo ente. La logica di rete, inoltre, è quella che si presta maggiormente a facilitare l’inserimento lavorativo di persone fragili e con bisogni complessi. Siamo orgogliosi della nostra rete e di questo piccolo grande risultato. Ci metteremo presto al lavoro per non far sì che resti isolato», aggiunge Roberto Innarella, responsabile dei Centri per l’impiego di Ciriè e Cuorgnè.
«L’esperienza di questo progetto ha confermato che l’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva si può ottenere se perseguita, prevalentemente, attraverso l’esperienza diretta nei luoghi di lavoro e non (a tavolino) in ambienti laboratoriali che ne simulino artificiosamente l’addestramento. Prezioso è stato il lavoro di rete che, ancora una volta, si è riusciti a innescare su questo territorio, non tanto per un mero esercizio di stile, ma per la salda convinzione che solo un processo bene orchestrato può arrivare a produrre risultati soddisfacenti», commenta Lorenzo Gregori, direttore del CIS di Ciriè.